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Calendario serie A: come si riprende dopo la sosta?

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La terza, e ultima fino a marzo prossimo, sosta della serie A per le nazionali è in corso d’opera. Le 5 giornate trascorse dall’ultimo stop e le 2 gare di coppa hanno modificato la situazione vista a settembre e nella prima metà di ottobre. Ormai sono passati 11 turni del massimo torneo italiano. Si è quasi raggiunto un terzo del percorso e, logicamente, si hanno risposte ancora più proficue rispetto alle precedenti. E’ interessante, perciò, analizzare come le “9 sorelle” arrivano al periodo più importante di tutti. Da fine novembre a metà marzo, infatti, anche se non si decide nulla, si indirizza in modo netto ciò che può essere l’esito finale della stagione.

FIORENTINA 5 PUNTI

La Fiorentina è ultima in classifica con 5 punti. Poco dopo la scorsa sosta scrissi che a Pioli sarebbe stata dovuta essere garantita l’opportunità di risanare il pessimo avvio di stagione. In effetti qualcosa si è rotto e il parmense aveva proprio perso la situazione dalle mani. L’addio è parso assolutamente necessario. La viola ripartirà da Vanoli. Il tecnico si è seduto sulla panchina per una sola gara ed era la sfida salvezza contro il Genoa che, al momento, è messa in una simile condizione. Con il Venezia e il Torino, il mister ha eseguito un buon lavoro. Perché non dovrebbe farlo in Toscana? La vicenda è molto diversa, ma come blasone e obiettivi, tra i granata e la Fiore, cambia poco. Preoccupa di più il discorso di una proprietà che appare più lontana rispetto al recente passato.

Prospettive: un mese fa scrissi che la Fiorentina avrebbe potuto arrivare in zona Conference. Vista la situazione, però, è probabile che si tratti di una stagione da “zona tranquillità“. Il forte rischio è quello di restare impigliati in una lotta salvezza che rappresenta sempre una problematica grande per compagini avvezze ad altre prospettive. Non è il momento di pensare ad alcuno scenario, ma di compattarsi e provare a costruire una classifica a oggi molto deficitaria. La Coppa Italia e la Conference possono invece risultare un viatico per le competizioni internazionali della prossima annata soprattutto se in campionato la vicenda si tranquillizzerà, ma non aprirà la strada ad altre chances.

ATALANTA 13 PUNTI

L’Atalanta, con 13 punti in 11 gare, è tredicesima in classifica. Palladino ha appena raccolto le redini lasciate da Juric che arriva al terzo esonero in due stagioni. Potrebbe essere un record negativo. Sicuramente il tecnico partenopeo ha dimostrato buone capacità, per non dire ottime, sia con il Monza che con la Fiorentina. Quello bergamasco rappresenta un ulteriore step perché la Dea gioca la Champions dove è persino posizionata meglio rispetto al campionato. Nella trascorsa stagione con la viola, Raffaele ha raggiunto le semifinali di Conference. La predisposizione per le coppe pare esservi. La rosa è competitiva e sta recuperando pezzi importanti come Ederson e Scamacca. La società è forte e siamo solo all’inizio del campionato.

Prospettive: date le premesse, l’Atalanta dovrebbe rientrare facilmente in corsa per le coppe europee e magari anche accedere all’EL. Diventa più complicato pensare a una Dea nella prossima Champions perché la concorrenza è forte e spietata. Un anno fa Milan e Roma sono rimaste escluse, questa volta pare difficile che entrambe siano fuori. A meno che i sorteggi non regalino piacevoli sorprese o qualche big faccia harakiri, un pronostico che vada oltre gli ottavi di Coppa Campioni è un tantino azzardato. Una prospettiva più favorevole potrebbe esservi sulla Coppa Italia. La situazione è molto simile a quella dei citati toscani. La prima cosa da fare è ricompattarsi e ripartire con una nuova guida tecnica. Questo senza pretese eccessive che possono turbare la stabilità dello spogliatoio. Poi, tutto ciò che sarà oltre, risulterà positivo.

LAZIO 15 PUNTI

Risalendo la graduatoria si trova la Lazio che ha 15 punti e, al momento, occupa la nona piazza quindi sarebbe esclusa dalla zona che consente l’accesso alle coppe europee. Sui biancocelesti resta il peso di un’estate in cui non hanno potuto effettuare alcun movimento di calciomercato e ne risentono. Sono in linea con le previsioni. La squadra fa fatica a esprimersi e galleggia ai margini di un obiettivo europeo.

Prospettive: l’idea di rientrare in Europa è importante, ma non semplice perché la concorrenza è alquanto agguerrita e, per un posto in Conference, non si può sottovalutare nemmeno il Como. Al momento, la Lazio ha il dovere di restare a galla e non farsi scappare questo treno di compagini che le stanno davanti. Ha il vantaggio di non dover ripartire da capo come, per esempio, devono fare Atalanta e Fiorentina che la seguono. C’è, poi, una Coppa Italia da affrontare con il massimo impegno anche se Sarri non ha mai vinto quel torneo a cui non pare risultare troppo avvezzo e un ottavo di finale contro il Milan non rappresenta una passeggiata di salute nemmeno se si giocherà all’Olimpico.

JUVENTUS 19 PUNTI

La Juventus è sesta in classifica con 19 punti e si trova a 5 lunghezze dalle capolista, Inter e Roma. Prima che la sosta fermasse il torneo, Spalletti ha effettuato 3 gare sulla panchina dei bianconeri. Sono arrivati una vittoria e due pareggi. La squadra ha finalmente trovato un tecnico esperto e con l’appeal giusto per entrare nello spogliatoio “a gamba tesa”. Per questioni di curriculum, tale possibilità, risultava più complessa a Thiago Motta e Tudor. Manca, però, un leader in campo. Non c’è il campione a cui ci si riesce ad appigliare nelle difficoltà. Non è tanto una mancanza di talento perché, per esempio, Yildiz ne è ricco, quanto una questione anagrafica. Il mister di Certaldo è chiamato a colmare tale gap.

Prospettive: come dichiarato dallo stesso Spalletti, la Juventus non deve vincere lo scudetto, ma lottare per farlo. In una stagione in cui nessuno ha un ritmo forsennato, questo obiettivo è possibile, ma la coperta è molto corta, come i distacchi, perciò il rischio di restare fuori dalla Champions non è escluso. Al momento serve che il gruppo si metta a completa disposizione e si affidi alla sua nuova guida. E’ difficile pensare a un cammino molto lungo in Champions anche se la qualificazione ai playoff è ancora probabile. Resta pure il target della Coppa Italia conquistato due anni fa e fallito miseramente 365 giorni orsono.

BOLOGNA 21 PUNTI

Se la Juventus può lottare per lo scudetto, non si capisce perché il Bologna non possa“. E’ un ritornello abbastanza inflazionato, ma pure sensato. I felsinei hanno 21 punti e sono quinti in classifica. Italiano ha dimostrato di essere un tecnico che può stare a certi livelli. Ha persino riportato il Bologna a vincere un trofeo, la Coppa Italia, dopo 60 anni dall’ultima volta e ha effettuato pure altre finali anche europee. La rosa è abbastanza profonda e competitiva.

Prospettive: immaginarsi un Bologna che vince lo scudetto, forse, rappresenta un’iperbole, ma sicuramente i rossoblu possono puntare a entrare in Europa e magari anche dalla porta principale, quella della Champions. Gli emiliani devono affrontare anche l’EL e la Coppa Italia. Forse è il caso che continuino a giocare partita dopo partita senza fare troppi calcoli o scegliere gli obiettivi, ma godendosi la stagione e guardando, proprio alla sosta di marzo, i frutti che potrebbero raccogliere.

NAPOLI 22 PUNTI

Il Napoli ha 22 punti ed è quarto in classifica. Da questo avvio di torneo si sarebbe atteso molto di più. La situazione è complicata dagli infortuni importanti di De Bruyne e Anguissa che staranno fuori a lungo. Il centrocampo è il punto di forza dei partenopei che già hanno patito l’assenza di Lobotka, appena rientrato. La “vicenda Conte” preoccupa meno. Anche nella passata stagione, il pugliese aveva rilasciato dichiarazioni molto dure nei confronti della sua squadra. Capitò dopo la pesante sconfitta di Verona alla prima giornata e poi iniziò la cavalcata scudetto. Può proprio essere utile a svegliare qualche animo intorpidito.

Prospettive: nonostante tutto, il Napoli può e deve lottare per vincere lo scudetto. Sta lentamente perdendo il ruolo di favorito, ma questa situazione potrebbe persino tornare utile allentando le pressioni dell’ambiente. Sarebbe molto proficuo chiarirsi con il tecnico e seguire le sue direttive, ma succederà. Non vedo, invece, un cammino esaltante in Champions e resta da valutare la situazione della Coppa Italia.

MILAN 22 PUNTI

Pari al Napoli si trova il Milan. La squadra di Allegri è in linea con le aspettative. Ha rinforzato molto il centrocampo acquistando Modric, Ricci, Jashari e Rabiot. Se il primo sta rendendo probabilmente oltre le attese, che forse erano un po’ condizionate dall’età non più verde del croato, il terzo non si è ancora visto a causa degli infortuni mentre il francese è fuori da un pochino. I rossoneri non giocano le coppe internazionali e questa può risultare un’arma a doppio taglio. Il mister toscano l’ha sempre sostenuto e non ha tutti i torti perché, se è vero che si disputa una gara a settimana, è altrettanto realistico che si perde l’adrenalina dello scendere continuamente in campo.

Prospettive: ambire allo scudetto è difficile, ma il Milan ha tutte le potenzialità per rientrare nei primi quattro posti che garantirebbero l’accesso alla Champions della prossima stagione. Allegri è praticamente una garanzia come è una sentenza anche in Coppa Italia che deve diventare un obiettivo di questo gruppo. Il diavolo ha il compito di seguire il suo Caronte e cercare di migliorare l’andamento con le piccole, vero tallone d’Achille di una squadra che non sbaglia uno scontro diretto, per ora…

ROMA 24 PUNTI

La Roma, con grande stupore di molti, è prima in classifica in coabitazione con l’Inter con 24 punti. Gasperini è riuscito da subito a iniettare il suo siero all’interno del gruppo giallorosso che guida con mano sicura. Segnare ai capitolini è un’impresa quasi impossibile per chiunque e lo dimostrano i 5 gol subiti in 11 gare. E’ la migliore difesa della serie A. Deve migliorare in zona offensiva dove le marcature realizzate sono soltanto 12. La media è praticamente di una a partita. Manca il centravanti che l’ex tecnico dell’Atalanta non ha trovato né in Dovbyk, ora infortunato, né in Ferguson, fantasma a Trigoria e ormai anche in nazionale. Sarà necessario anche vincere qualche scontro diretto in più viste le sconfitte sia con l’Inter che con il Milan.

Prospettive: diventa difficile chiedere alla Roma di conquistare lo scudetto, ma sicuramente è tra le favorite per entrare nella Champions del prossimo anno. Chi rimarrà escluso tra Inter, Napoli, Milan, Juventus, Bologna e proprio i giallorossi? Nonostante Gasp abbia già sollevato quel trofeo, l’avventura romanista in EL è partita male. Ciò a rimarcare che, con contro avversari meno complicati, questa squadra è una sentenza ma, quando il livello si alza, la fatica aumenta. Non è facile quindi vederli in corsa per vincere questa competizione e la Coppa Italia.

INTER 24 PUNTI

A chi si aspettava un’exploit simile dell’Inter dico: “Bravo“. Era difficile immaginare una situazione così rosea, con i nerazzurri in vetta alla serie A. L’inizio di stagione, infatti, confermava il finale della scorsa con tante difficoltà e un ciclo che sembrava ormai volgere al termine. Chivu, invece, è stato perfetto nel convincere i suoi calciatori che insieme si sarebbero potuti ancora levare importanti soddisfazioni e soprattutto a trovare quegli accorgimenti tattici che hanno rinfrescato la situazione. Il rischio è sempre quello di una caduta repentina.

Prospettive: vista la situazione del Napoli, al momento, l’Inter pare la favorita per vincere lo scudetto. In Champions, con 4 vittorie su 4 gare, la qualificazione agli ottavi è davvero vicina, ma ora inizia la parte più complicata del calendario. La Coppa Italia è sempre lì, viva come terzo obiettivo. Ciò che deve fare la Beneamata è continuare con questa atmosfera positiva che la sta circondando. Non sarà semplice anche perché per il rumeno è comunque la prima avventura ad alto livello. Lo spettro della Juve di Pirlo è dietro l’angolo.

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