
Vince la Juve giusta. Quando la Vecchia Signora si comporta da squadra attenta e cattiva, quale è sempre stata, ha tutte le potenzialità per essere una corazzata. Ha, invece, perso troppi punti contro compagini della parte destra della classifica. Il raggiungimento della zona Champions è sicuramente un obiettivo più che raggiungibile. Seconda vittoria consecutiva. Il primo tempo dei bianconeri è praticamente ingiocabile per il Genoa. La manovra degli uomini di Pirlo è fluida e il 2-0 è persino stretto. I gol di Kulusevski e Morata sono psicologicamente importanti per giocatori che non vivono un gran momento. L’avvio di ripresa, invece, è del Grifone. I piemontesi si addormentano e subiscono gol per poi riprendersi nel finale.
Pirlo sceglie il 4-4-2. Kulusevski torna tra i titolari. In attacco ci sono Morata e Ronaldo. Dybala parte dalla panchina. Ballardini risponde con il 3-5-2. Ci sono gli osservati speciali Rovella e Scamacca. Trascorrono 2 minuti e i bianconeri sono subito in vantaggio con Kulusevski. Lo svedese combina perfettamente con Cuadrado e la infila all’incrocio. La partita rallenta e i piemontesi sono in gestione. Al 20′ Chiesa pressa Radovanovic che sbaglia e perde un pallone sanguinoso. Il numero 22 parte alla velocità della luce e calcia. Perin Respinge, Ronaldo palo. Morata in tap in. E’ 2-0. Poi ancora sonno.
La ripresa genoana si avvia nel migliore dei modi. I bianconeri si addormentano e Scamacca ne approfitta. Tocca de Ligt e punisce Sczcesny. La spinta sull’olandese è troppo leggera per essere sanzionata. Ora il Genoa spaventa. Pjaca, appena entrato, sta cambiando il match. Le occasioni fioccano. Proprio nel miglior momento dei liguri, Pirlo decide di inserire Dybala e Mckennie. L’americano va subito in gol chiudendo definitivamente la partita che per venti minuti è stata molto strana. Triplice fischio.