
Il vecchio cuore granata batte il Pordenone 1-0 e consente ai sogni di squadra e tifosi di restare aggrappati alla categoria. Se si auspicava in un ausilio dagli altri campi, si resta delusi. Il Cosenza batte 3-0 il Pescara spedendolo praticamente in serie C, mentre la capolista Empoli capitombola clamorosamente ad Ascoli. Così, nella lotta salvezza, cambia poco o nulla, ma la Regia avvicina il Pordenone. Gli emiliani non giocano bene, tuttavia non è ciò che serve oggi. Quello di cui necessita la compagine di Alvini, ormai, è la voglia di non mollare e di lottare per mantenere la categoria. Bisogna stare sul pezzo e mettere l’anima sul campo. E’ proprio ciò che accade. Poi ci sono gli uomini giusti per trovare la giocata magari in contropiede o su calcio da fermo. Al resto ci si penserà in futuro. Contro i friulani, che subiscono la settima sconfitta esterna consecutiva, risolve Ajeti. Il difensore sfrutta le sue doti da ariete nell’area avversaria.
Alvini opta per il 3-4-1-2. Laribi agisce dietro a Zamparo. Domizzi replica con il 4-3-1-2. C’è l’ex Castellarano Ciurria che, ultimamente, sta spaccando il mondo. La prima frazione è molto, troppo nervosa e mal giocata da ambo le squadre. Si parte con i neroverdi che gestiscono il match mentre nel finale crescono gli emiliani. Zamparo ha una ghiotta chance, ma il suo destro è impacciato. Perisan para in due tempi. Trascorrono pochi istanti e Lunetta viene magicamente imbeccato da Rossi. E’ un cioccolatino incredibile che Gabriel spreca calciando forte a lato. Male. Molto male.
Nella ripresa succede tanto, ma gode la Regia. I granata passano grazie ad Ajeti che approfitta di un tap in sul palo colpito di testa da Rozzio. E’ solo il 56‘. Trascorrono 5 minuti e Yao, mai entrato realmente in partita, colpisce un avversario con il piede a martello. Già ammonito. Rosso. I granata soffrono, ma non mollano. Mettono il cuore e hanno Venturi. Il portierone si supera su Butic salvando il risultato. Il resto lo fanno la grinta e la fame. La voglia matta di mantenere la serie B.