
E sono 19. Uno, uno solo per raggiungere la doppia stella. Il traguardo centrato dall’Inter è ricco di gioia perché i nerazzurri riportano il tricolore ad Appiano e lo rifanno dopo 11 lunghi anni. Milan, poi solo Juventus. Per rompere il dominio bianconero durato una decade serviva il Demiurgo che ha originato la magia. Il riferimento è chiaramente ad Antonio Conte, l’uomo che ha creato il “mostro” bianconero ed è riuscito ad abbatterlo. Il pugliese ha trasformato la Pazza Inter in una squadra forte e concreta. Come aveva promesso all’inizio della sua avventura lombarda, ha trovato la razionalità che cercava. La Beneamata non è squadra umorale, ma martellante. E’ una fotocopia perfetta del suo grande allenatore che, dove va, vince. Prima la sua avventura alla Vecchia Signora, poi Chelsea e ora Inter. E’ sempre arrivato lo Scudetto.
Handanovic; Skriniar, de Vrji, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lautaro, Lukaku. In tanti ricorderanno questo 3-5-2 nel quale non può mancare una menzione particolare per il dodicesimo uomo di Conte: Darmian. Il giocatore ha segnato reti fondamentali nella corsa allo Scudetto. Il riferimento è a quelle contro il Verona e il Cagliari. Come Grosso al Mondiale, Matteo rappresenta l’apoteosi del gruppo. Tutti i giocatori sono stati magnifici e fantastici nel raggiungere il traguardo arrivato con una difesa micidiale e ripartenze in grado di condurre molti giocatori nella metà campo avversaria sfruttando le immense doti fisiche di Lukaku. La coppia composta da lui e Martinez, la Lula, è ormai nell’immaginario collettivo tanto da aver spedito in panchina un giocatore importante come Sanchez.
Ora, i nerazzurri si godano la festa in attesa dell’Europeo pur sapendo che il difficile comincia adesso perchè è finito l’effetto sorpresa e in tanti vorranno levare quella coccarda alle loro maglie già a partire dalla prossima stagione.