
Ora anche la matematica ci condanna. E’ andata così. La Reggiana è aritmeticamente in serie C. E’ una stagione di rimpianti. Prima di tutto per i tifosi che non sono mai riusciti a seguire i ragazzi allo stadio. E’ triste anche perchè è accaduto proprio in un’avventura che mancava da più di 20 anni. Poi per la Città intera. La provincia emiliana deve abbandonare questo sogno riprovando a raggiungerlo l’anno prossimo, ma non sarà semplice.
Dispiace tanto per la società che pare quasi avere sentito l’assenza del talismano, Luca Quintavalli. Con lui nella dirigenza sono giunte 2 qualificazioni consecutive. Una in serie C e la successiva proprio in cadetteria. Mi auguro vivamente che Amadei prosegua nel suo intento di riportare in auge questi colori. Sono convinto sarà così. Spiace per l’allenatore Alvini. E’ stato ottimo condottiero nella terza categoria nazionale, ma ha mostrato qualche lacuna quando il livello è cresciuto. Rimarrà? Andrà? Probabilmente la sua epopea granata è finita. Sono rammaricato pure per la squadra. Ora bisognerà essere abili nel gestire il contraccolpo e cercare di comprendere quali siano gli uomini davvero ancora intenzionati al progetto. Rivoluzione sì, ma con pacatezza.
E’ stata una stagione sfortunata. La Regia ha saputo solo a fine luglio che sarebbe salita in cadetteria ed è mancato il calciomercato estivo. Nel mese di gennaio sono stati acquistati giocatori come Dal Pinto, Ardemagni e Laribi, ma non è risultato sufficiente anche per i tanti e pesanti infortuni patiti dai granata. Esiste la possibilità del ripescaggio, ma è tutt’altro che scontata. Altrimenti la Regia è già pronta a riprovarci e questa volta con i tifosi. Dai dolori nascono poi le più grandi gioie.