
La Juventus viene umiliata in casa. Il Milan non aveva mai vinto allo Stadium. Lo fan con un secco 3-0 che avvicina i lombardi alla Champions e spedisce i bianconeri a una sempre più probabile Europa League. Ma questo sarebbe il problema minore. La Vecchia Signora è distrutta sul campo e per la questione della Superlega. Come andrà a finire? La squadra potrà giocare nelle competizioni internazionali? La domanda è troppo importante anche per la squadra che si presenta senza idee e probabilmente con la testa altrove. Al resto ci pensa Pirlo che non ne centra una schierando una formazione senza un briciolo di qualità. Dybala e Arthur sono in panchina. Fine del tema.
Pirlo sceglie il 4-4-2 stupendo, come spesso fa, con la formazione. Rientra Chiesa. Dybala in panca. Davanti ci sono Morata e Ronaldo. Pioli replica con il 4-2-3-1. Torna Bennaceer. C’è anche Ibra. Il primo tempo è equilibrato. La partita è combattuta, ma brutta. Gli errori individuali sono molteplici. Le occasioni latitano come la sabbia al polo nord. Chiellini fallisce di testa a porta praticamente sguarnita. Nel recupero, Sczcesny esce male. Ne approfitta Brahim Diaz che riesce a a far fruttare l’astuzia di Zlatan. Lo svedese compie un blocco regolare al portiere bianconero che non riesce a tornare tra i pali. Lo spagnolo insacca all’incrocio.
La ripresa inizia senza cambi, ma i bianconeri sembrano avere una verve diversa. Bentancur si fa parare una ghiotta chance da Donnarumma. Gigio è super. Ma per la Juve è finita qui. Chiellini para un tiro di Brahim. E’ rigore solare. Sczcesny ipnotizza Kessie. Pioli inserisce Rebic per l’infortunato. Al 78′ il croato pesca il jolly spedendola all’incrocio e poco dopo Tomori segna il 3-0. Game, set and match. A poco serve l’ingresso di Dybala se non a mostrare al suo allenatore il grande errore di non averlo schierato dal primo minuto.