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Turchia-Italia 0-3: Mamma li italiani… ma manteniamo la calma

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Ah…. Che bella serata! Il pubblico allo stadio, l’Italia che torna a una manifestazione importante dopo 5 anni e vince 3-0 a Roma. Notti magiche! Cosa vogliamo di più? Che gioia, signori! “Mamma li italiani” avranno pensato i turchi che, va ammesso, non sono un’armata. Dalla squadra di Gunes mi sarei atteso di più. E’ vero che ha battuto la Francia e l’Olanda, ma forse erano altri tipi di gara. Non so se in questo momento e sull’attuale palcoscenico sarebbe uguale. Difendono compatti. Ok, ma non ripartono mai. Così il gol avversario, presto o tardi, arriva ed è proprio così. Noi giochiamo molto bene. Grazie Mancini. Ha trasformato la nostra nazionale in una squadra di club. Super! Gioco di prima e qualità. Serve l’autogol di Demiral per levarci il braccino. Bene, bene. Ma manteniamo la calma. Il torneo è lungo e, forse, la Svizzera sarà diversa. 

Mancini conferma il classico 4-3-3. Locatelli sostituisce Verratti che si accomoda in panchina perchè non ancora al meglio a causa dell’infortunio che lo ha colpito nel finale di stagione. In atacco, Berardi scalza Chiesa. Gunes replica con il 4-1-4-1. In difesa c’è lo juventino Demiral. Nei 4 dietro a Yilmaz, largo a Calhanoglu. Il primo tempo azzurro è molto buono, ma c’è il braccino. La squadra crea tanto, troppo. Domina. Tiene il possesso del gioco. La Turchia non riesce mai superare la metà campo, ma l’impressione è che, quando lo fa, Burak ci mette in difficoltà. L’occasione più ghiotta capita sulla testa di Chiellini. Cakir si oppone con una parata incredibile. Devastante. Insigne ha una buona chance dopo un uno-due con Berardi. Il tiro, però, è troppo largo. Nel finale, Spinazzola cerca una palla nel cuore dell’area turca, un avversario colpisce la sfera con mano. Pare rigore solare, ma con la nuova normativa, il direttore di gara non lo concede e il Var conferma la decisione.

Nella ripresa è pura magia azzurra. Pura. E’ estasi. E’ magnificenza. Mancini decide di schierare Di Lorenzo al posto di Florenzi. Il romanista non è al meglio e lo jesino desidera più spinta. La vuole vincere e il desiderio si avvera. Al 53′ Berardi si invola sull’out mancino, salta l’uomo e mette in mezzo. Con uno strano movimento, Demiral la infila nella propria porta. Uno a zero per noi. A questo punto, la gara è assolutamente indirizzata. La Turchia prova con le folate del neo entrato Under, ma non sono assolutamente sufficienti per trovare il gol. Il giocatore del Sassuolo ha un’altra chance, ma spara abbondantemente a lato con il mancino. Poco importa perchè al 66′ uno Spinazzola fuoriserie spara su Cakir che respinge, Ciro è lì. E’ pronto. Di rapina. Due a zero. A quel punto i giochi sono fatti. Ora si va sul velluto. Anche troppo e tra gli olè dell’Olimpico vola qualche calcione. All’80’ Insegne cala il tris. Triplice fischio.

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