
Non ci mancava proprio. Anzi, forse, nel nostro intimo, ormai ci eravamo convinti di avere superato quel buio periodo. E, in effetti, pare così. Parole come lockdown e chiusure parevano sostituite da altri vocaboli come vaccini e greenpass. Questo per molti, ma il Ministro della Salute mette tutti sull’attenti.
In un’intervista odierna al Corriere della Sera, che sta facendo grande scalpore, Speranza fa ripiombare l’Italia nel terribile spettro del confinamento. In base a vari indicatori tra cui quelli più importanti paiono essere legati alle ospedalizzazioni e, ancor peggio, alle terapie intensive, ma anche ai decessi, il nostro Paese potrebbe tornare a sperimentare pesanti strumenti vissuti in passato. Questo, chiaramente, sarà da valutare anche guardando agli effetti dell’immunizzazione. In verità, urge ribadire, che la voce dell’emissario della Salute pare leggermente fuori dal coro perché, per esempio, Rezza ha affermato che il siero ed elementi come il certificato verde dovrebbero evitarci tristi esperienze. Sulla stessa falsariga anche un professore dell’Università di Modena e Reggio Emilia che, su Il Resto del Carlino, spiega come, a meno di varianti ancora più aggressive, l’autunno potrebbe risultare più tranquillo rispetto a quello scorso.
Speranza non si limita al lockdown. Nella citata intervista tratta anche della volontà di immunizzare il mondo, del G20 dei Ministri della Salute da lui presieduto e dell’obbligo vaccinale per cui dice che, se ve ne fosse necessità, il Governo sarà pronto a limitare le libertà in nome del diritto alla salute.