
Purtroppo questa volta è vero. Ad annunciarlo è la famiglia stessa e non ci sono dubbi di sorta. Mino Raiola ci ha lasciati. Il dispiacere è enorme in tutto il mondo del calcio perché, probabilmente, nonostante il suo essere considerato da molti a tratti un “cinico” agente, sapeva anche farsi amare con i suoi modi goliardici, ma al contempo molto riservati di gestire la vita. Non aveva problemi a trattare con i media dei suoi assistiti che proteggeva in maniera più unica che rara, ma guai a parlare della sua famiglia.
Ma soprattutto era, insieme a Jorge Mendes, il più grande procuratore del presente. Mino ha iniziato lavorando nella pizzeria del papà. Era ad Arlem, in Olanda. Qui svolgeva soprattutto il ruolo di PR. Qui ha conosciuto grandi personalità. A circa 20 anni è stato in grado di acquistare e rivendere un ristorante appartenente a una nota catena. Insomma, ci sapeva fare, eccome e fin da subito. Uno dei primi colpi di Raiola agente è stato portare Bergkamp all’Inter. Poi ha allacciato rapporti con Zeman. Nedved è arrivato alla Lazio per trasferirsi alla Juventus quando Mino è diventato “amico” di Moggi. Emerson è arrivato in bianconero con Ibra che poi è passato all’Inter dopo Calciopoli per finire al Barcellona e al Milan nel 2010. Il Re degli affari, sempre fatti con grande attenzione, come nel manuale del buon procuratore, con entrambe le parti. Nella sua scuderia ci sono atleti del calibro di Pogba e Haaland. Un grandissimo.