
Si è appena varcato il Ferragosto ed è tempo di pagellone di calciomercato. Le ferie di Augusto, il giorno in cui anche l’imperatore romano si riposava. La Madonna Assunta in Cielo, insomma, questo 15 del mese non solo segna l’apoteosi del periodo festivo dove un po’ tutta l’Italia, ma non solo, si riposa. E’ pure una celebrazione religiosa molto importante. Si è scavallato il cuore dell’estate e si viaggia di corsa verso l’autunno. Arriveranno temperature più gradevoli e le amichevoli daranno spazio ai tornei ufficiali. La Coppa Italia sta partendo in questi giorni e una big, il Milan, è già impegnata nel primo turno. La prossima settimana sarà la volta del campionato e per il calciomercato vi saranno i primi resoconti ufficiali con gli allenatori che eseguiranno valutazioni in partite da 3 punti in vista degli ultimi 7 giorni disponibile al fine di completare la campagna acquisti.
BOLOGNA 6.5
Per una volta Sartori ha scelto l’usato sicuro e non i colpi giovani a cui ha felicemente abituato il Bologna. In attacco, è uscito Ndoye. Sono arrivati Bernardeschi e Immobile. Questo riferisce parecchio sugli obiettivi stagionali degli emiliani che cercano l’esperienza in grado di condurre a un ulteriore salto di qualità. Dopo aver vinto la Coppa Italia e aver fatto altre 3 finali, con la Fiorentina, in un torneo a eliminazione diretta, Italiano pare puntare molto anche sul campionato. Orsolini è rimasto e completerà il reparto. Per il resto, la squadra non è cambiata troppo con Vitik che farà le veci di Beukema e, questo sì, è un colpo a cui il ds felsineo aveva abituato la sua città. Anche Heggem, primo norvegese a vestire la maglia del Bologna, sarà tutto da scoprire. Classe 1999, è un difensore fisico che può agire anche a sinistra.
MILAN 7.5
Se non fosse per la difesa, Tare meriterebbe persino un voto più alto. Dietro, però, si rischia di ballare. L’uscita di Thiaw è il vero colpo legato al reparto con un guadagno che si aggira intorno ai 40 milioni. Si tratta di una cifra esorbitante. De Winter, però, è stato pagato 20. Tantini. Sarà da comprendere se Allegri opterà per una retroguardia a tre oppure si schiererà a quattro. In ogni caso, il citato neo acquisto, Pavlovic, Tomori e Gabbia non sono proprio un sinonimo di garanzia. Tuttavia, considerando che ci saranno solo campionato e Coppa Italia, la situazione è discreta. Sugli esterni sono arrivati Estupinian, che è un buon giocatore, e Athekame che è una scommessa. Il primo è già formato. Arriva dalla Premier ed è dotato di fisico. Ha spinta, qualità, assist e gol nelle gambe. Giocherà a sinistra e sostituirà Theo, volato in Arabia. Il secondo, invece, correrà sulla corsia opposta. E’ da poco diventato professionista e militava nello Young Boys. Classe 2004, è un calciatore che abbina una buona fase di possesso a quella difensiva. Il vero capolavoro del ds albanese è a centrocampo dove Ricci, Modric e Jashari potrebbero costituire un terzetto tutto nuovo e molto promettente. La cessione di Rejinders, quindi, è stata sfruttata al meglio. Da non dimenticare che vi sono pure Fofana e Loftus-Cheek. In attacco, per ora, non si è mosso nulla, ma proseguono le voci su Hojlund. Sarebbe un buon colpo. Già così, però, il tridente è parecchio interessante: Pulisic-Gimenez-Leao.
LAZIO sv
C’è poco da aggiungere. Lotito è stato molto chiaro. In questa sessione non potrà fare calciomercato. Sarri dovrà lavorare con lo stesso materiale che era a disposizione di Baroni. Il toscano, però, è un allenatore più esperto del suo predecessore. Conosce l’ambiente e ama la Lazio.
FIORENTINA 6+
Il vero capolavoro di Pradé sembra essere arrivato in panchina. Palladino è un bravo allenatore, ma con Firenze non era scoccata la scintilla. Arriva Pioli. E’ un ritorno molto importante per il valore di un mister che rimette piede in Toscana con uno scudetto in più in tasca ed è amato dalla piazza. Per il resto, in mezzo sbarca l’ex parmigiano Sohm. L’arrivo di Fazzini è positivo perché si tratta di un altro calciatore in grado di fornire qualità tra le linee di centrocampo e attacco. Dopo il “fallimento” del colpo Colpani, in ogni caso, la viola si assume un altro rischio. Dzeko, invece, arriva a 40 anni, ma potrebbe fornire esperienza.
ROMA 6+
“Tanto fumo e poco arrosto”. Si sono fatti diversi nomi, ma concluso poco. L’ingaggio dell’allenatore Gasperini è il gioiello della campagna acquisti della Roma. E’ un colpo che probabilmente avrebbero voluto fare in tante e l’Atalanta l’ha visto partire a malincuore. Per il resto, ci sarà tanto da lavorare durante l’ultima settimana. In mediana è arrivato El Aynaoui. E’ un profilo interessante. Ha 24 anni e sbarca dal Lens, in Francia. Ha abilità tecnica pure sottopressione. Smista bene il pallone, ma è dotato di fisico e capace nell’inserimento. In sostanza si tratta di un centrocampista moderno. A destra, invece, ecco Wesley, esterno brasiliano dotato di grande corsa e qualità. Un altro aspetto da non sottovalutare è la chiusura su Koné all’Inter. Non era facile rinunciare a 40 milioni per un calciatore importante nella mediana giallorossa. Per adattare la squadra alle richieste del nuovo allenatore, che “sta facendo fuori” alcuni elementi importanti della vecchia guardia come Pellegrini, serve però qualcosa di più. Si parla di Sancho. E’ un nome parecchio interessante.
JUVENTUS 6
Si potrebbe praticamente effettuare un copia-incolla di quanto scritto per la Roma con la differenza che dalla Juventus ci si sarebbe atteso forse qualcosina in più. I bianconeri paiono non essere riusciti ad avere il sì di Conte e nemmeno quello di Gasperini. Così si è confermato Tudor che, nonostante abbia meritato la chance, probabilmente era arrivato con l’idea del traghettatore. Anche per il resto è stato fatto il minimo indispensabile o forse nemmeno quello. Il croato aveva chiesto più o meno tre colpi importanti al fine di ambire alla corsa per il titolo. In realtà, al momento, c’è stato l’acquisto di Conceicao, che già però era in rosa nella passata stagione chiusa al quarto posto, l’arrivo del bomber David e lo scambio tra Alberto Costa e Joao Mario che, di fatto, poco ha modificato. Kolo dovrebbe essere sul punto di tornare, ma c’è ancora lavoro da fare, soprattutto in mezzo al campo e il tempo stringe.
ATALANTA 5.5
La partenza di Gasperini resta una ferita aperta. Dopo 9 anni, l’aver reciso il cordono ombelicale dal Demiurgo lascia interrogativi tutti da risolvere. Arriva Juric che non giunge da una stagione positiva dove l’ha combinata grossa sia con la Roma che con il Southampton. Pure il calciomercato non sta porgendo un grande aiuto al tecnico serbo. L’addio di Retegui, capocannoniere della scorsa serie A, sarà compensato da colui che il bomber azzurro era venuto a sostituire, cioè Scamacca. Occorrerà, però, capire come rientrerà l’attaccante dopo un anno di stop a causa della rottura del crociato e di un successivo infortunio muscolare. Il destino di Lookman è conosciuto solo da Dio, ma per ora è escluso dal progetto orobico. Al suo posto si profila un duello tra Soulemana e Samardzic che ha patito tanto la prima annata nerazzurra. Per il resto non è cambiato praticamente nulla.
INTER 5
A volte, almeno all’apparenza, sbagliano anche i migliori. Sembra che Marotta non si sia fatto trovare pronto alla fine del ciclo interista. Si doveva cambiare tanto. Si è modificato l’allenatore e probabilmente l’interpretazione tattica, ma poco gli uomini. L’addio di Inzaghi ha portato Chivu all’ombra della Madonnina. Il rumeno ha poche presenze in serie A e la sua storia ricorda un po’ quella di Pirlo alla Juventus anche se il lombardo non aveva proprio mai visto il massimo torneo nelle vesti di tecnico. Dal 3-5-2 pare che la Beneamata viri sempre di più verso il 3-4-2-1. D’altra parte, si parla di “gasperiniano” che preferisce il gioco verticale al possesso della passata stagione. Ausilio e soci si sono fatti trovare impreparati anche sotto questo aspetto. Hanno provato a prendere Lookman ma, al momento, non vi sono riusciti. Poi hanno compreso che Bonny e Pio Esposito potrebbero essere più importanti di ciò che si sarebbe atteso e hanno virato sul rinforzare la mediana, in particolare con il romanista Koné, ma pure qui è giunto un “niet”. In rosa vi sono ancora elementi piuttosto anziani come Acerbi e Mkytarian che paiono ormai aver dato il meglio. Calhanoglu e Lautaro, dopo il “dissing” che ha seguito il Mondiale per Club hanno fatto pace, ma certe ferite lasciano comunque sempre un minimo di segno eppure entrambi sono ancora in squadra e dovranno convivere. La parola d’ordine è: caos.
NAPOLI 7.5
“Bocca mia cosa vuoi”. Eppure Conte, confermato allenatore del Napoli con una magia di DeLa, non è ancora contento. La faraonica campagna acquisti partenopea ha condotto all’ombra del Vesuvio De Bruyne, Beukema, Lucca e Lang, comportando ingenti spese. L’olandese ex Bologna andrà a rinforzare un pacchetto di centrali di difesa che vanta già Buongiorno e Rrhakmani oltre a Juan Jesus. L’ex Udinese, invece, sarà chiamato da subito a fare le veci dell’infortunato Lukaku. E’ chiaro che qui servirà la mano del pugliese perché ambo i calciatori non hanno mai militato in un club di prima fascia e soltanto il primo ha qualche presenza in Champions. Per il belga, ex City, invece c’è poco da aggiungere e se si pensa a un quadrilatero di centrocampo con lui, Anguissa, McTominay e Lobotka tornano alla mente solo le migliori mediane della storia della serie A e, forse, non soltanto. Da capire, invece, come verrà schierato Noa Lang, esterno ex Psv, brevilineo, tecnico e rapido.