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Il pagellone del calciomercato

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Il pagellone del calciomercato è un grande classico quando “Il Big ben ha detto stop“. Così affermava Enzo Tortora in Portobello. La sessione estiva si è conclusa e, sino al prossimo gennaio, non sarà possibile modificare le varie rose. Delle “9 sorelle” che nella scorsa stagione hanno monopolizzato la serie A, qual è quella che ha lavorato meglio? Non è detto che ciò combaci sempre con il valore sul campo perché dipende dalla base di partenza, ma è comunque indicativo.

MILAN 8

Il Milan conferma quanto scritto due settimane fa. Tare è il ds che ha svolto il miglior operato sul calciomercato. Allegri è il primo colpo. Si dice che “il lupo perde il pelo, ma non il vizio”. Sono 16 anni che il toscano allena in serie A. Se l’obiettivo dei rossoneri è quello di entrare in Champions, Max è l’uomo giusto e il suo cv lo dimostra. In porta è rimasto Maignan che assume giustamente anche il ruolo di capitano. La difesa è il reparto in maggiore sofferenza perché Tomori, Gabbia, Pavolovic e De Winter non sono propriamente un muro. Occorrerà verificare il valore di Odugu che comunque è un 2006. Sugli esterni sono arrivati Athekame, a destra, ed Estupinian a sinistra. Il primo è di tenera età. Il secondo non ha iniziato bene, ma ha le potenzialità per crescere e abituarsi al nostro massimo torneo. A questi si aggiungono Saelemakers e Bartesaghi. Il vero miracolo di Tare, però, è rappresentato dal centrocampo dove è stata rivoluzione, ma super positiva. La mediana è sempre il ruolo più importante perché motore e fosforo del meccanismo. Rejinders se ne è andato così come Musah ma, grazie a tali cessioni, le casse milaniste si sono arricchite di circa 100 milioni. Sono sbarcati Modric, Rabiot, Ricci e Jashari che si vanno a sommare a Fofana e Loftus-Cheek. Se non è il centrocampo migliore della serie A, ci si avvicina parecchio. In attacco, invece, il diavolo si è liberato di Jovic e Abraham. Gimenez è rimasto insieme al nuovo arrivato Nkunku. Allegri ha schierato anche Leao come prima punta, ma il portoghese rimane esterno di ruolo in compagnia di Pulisic. Chukweze e Okafor hanno abbandonato la nave portando un bel tesoretto. La coperta non è lunghissima, ma il Milan non disputerà le coppe europee.

NAPOLI 7+

Qualcuno sosterrà che quasi un voto intero tra Napoli e Milan è eccessivo. In realtà, il calciomercato degli azzurri ha qualche lacuna che lo rende buono, ma non all’altezza di quello rossonero. Ci sono troppe scommesse. Partendo dal presupposto che i partenopei sono più forti dei lombardi, non si sta giudicando il valore della rosa, ma quanto operato in estate. In porta, con Meret, Manna ha comunque deciso di intervenire e portare in Campania Milinkovic-Savic. La domanda è: “c’è davvero bisogno di creare competizione tra due portieri quando il primo è molto capace?”. In difesa ci sono Buongiorno, Rrahmani, Beukema, Juan Jesus e Marianucci. L’ex centrale del Bologna pare un buon giocatore, ma non si è mai cimentato a livello top e resta una scommessa. Per quanto riguarda, invece, il calciatore arrivato dall’Empoli, il concetto è estremizzato all’ennesima potenza. Sugli esterni, nulla è cambiato. La vera bomba, anche in questo caso, arriva a centrocampo perché quando si presenta una mediana con Lobotka, Anguissa, McTominay e De Bruyne. Piace vincere facile. E’ chiaro che anche il belga può rappresentare un jolly giocatosi da De Laurentiis. La gara contro il Sassuolo è stata buona, ma già la seconda contro il Cagliari ha denotato qualche limite d’intensità. Gli azzurri sono impegnati su 3 competizioni. L’attacco ha portato Lucca e Hojlund. Il primo è un azzardo e nemmeno così semplice da vincere. Il secondo, invece, pur non avendo vissuto un periodo eccellente allo United è un calciatore che ha già mostrato ottime cose in serie A. Lukaku sarà fermo ai box per qualche mese e, vista l’età, questo potrebbe essere il suo ultimo anno in azzurro. Noa Lang è un ottimo esterno, ma alla prima esperienza in serie A. Va a rimpolpare un reparto che già vede Politano e Neres oltre al rientro di Elmas. Insomma, la certezza è Antonio Conte.

FIORENTINA 6,5

La Fiorentina si è rinforzata e lo ha fatto partendo dalla panchina perché, pur essendo Palladino un buon tecnico, Pioli rappresenta un’assoluta garanzia. E’ una minestra riscaldata, ma molto appetitosa. Si è trattato a lungo di un possibile addio di Comuzzo, anche con vista araba, ma fortunatamente, pure per la nazionale, il passaggio non si è concretizzato. La viola non ha ceduto nemmeno alla corte dell’Atalanta e il giocatore è rimasto in Toscana. A centrocampo sono arrivati giovani interessanti come Sohm e Fazzini che si vanno ad aggiungere a una qualità già buona come quella di Mandragora e Fagioli, mentre davanti il colpo principale è rappresentato dalla conferma di Kean. La Juve aveva un gioiello e non è stata in grado di valorizzarlo. Ci ha pensato la Fiorentina. A lui si sono aggiunte la freschezza di Piccoli che si alternerà all’esperienza di Dzeko per un attacco dal peso specifico non indifferente anche in termini di gol potenziali.

BOLOGNA 6.5

Il primo colpo del Bologna è la conferma di Italiano sulla panchina. Si parla di un ottimo allenatore che ha già dimostrato il suo valore sia con i felsinei che al di là dell’Appennino, a Firenze. I rossoblu hanno cambiato parecchio. In difesa è partito Beukema, ma è arrivato Vitik e questi sono i tipi di calciatore che solitamente Sartori non sbaglia. Zortea ha già dimostrato di essere un discreto terzino sia con la maglia del Sassuolo che con quelle di Atalanta e Cagliari. La mediana non si è modificata, mentre il reparto avanzato ha subito un bel restyling con la partenza di N’doye compensata dall’arrivo di Rowe. Si tratta di un esterno ex Marsiglia dal valore importante. Bernardeschi e Immobile forniranno la giusta dose di esperienza e conoscenze. Hanno già vinto e lo hanno fatto pure con la maglia della nazionale quindi potrebbero essere gli uomini giusti per quel salto di qualità.

JUVENTUS 6+

Il calciomercato della Juventus ha visto la maggior parte dei suoi “botti” nel finale tanto che i tifosi devono ancora gustare questi nuovi acquisti sul campo. Ormai, lo faranno dopo la sosta. La conferma di Tudor, nonostante gli ammiccamenti a Conte e Gasperini, è parsa la scelta corretta. Ciò alla luce di quanto mostrato nel finale della passata stagione. Nella rosa, la coperta dei bianconeri è corta. Per questo, Comolli non merita molto di più rispetto alla sufficienza. In attacco regna l’abbondanza. Zhegrova e Yildiz potrebbero essere i due trequartisti titolari, mentre Conceicao e Miretti rappresentano le alternative. Pure David può giocare in quel ruolo. Il canadese, Openda e Vlahovic sono i centravanti. In mediana, c’è un giusto numero rappresentato da Locatelli, Thuram, Koopmeiners e Mckennie. In difesa, forse, manca qualche elemento soprattutto in considerazione del fatto che il tecnico croato gioca a tre. Gatti, Bremer e Kelly pare essere il pacchetto titolare. Rugani è la riserva. Poi ci sono Kalulu e Cabal che, tuttavia, devono ricoprire pure il ruolo di esterni. In quella posizione, infatti, a destra agiscono il francese e Joao Mario, mentre a sinistra Cambiaso e Kostic.

ROMA 6

La sufficienza alla Roma giunge per la scelta in panchina. Gasperini è un maestro e una garanzia. La sola occasione concessagli da una big, ormai 13 anni fa, fu con un’Inter in caduta libera. Andò male senza nemmeno avere troppo tempo a disposizione. Quanto mostrato con l’Atalanta merita un’altra chance e non si tratta nemmeno di scommessa. Per il resto sono arrivati giovani di buone speranze come Wesley, El Aynaoui, Ferguson, Bailey, Ghilardi… Queste sì che rappresentano incognite, ma l’allenatore sabaudo sa lavorare con tali risorse.

ATALANTA 6

Tuttosommato l’Atalanta si è salvata nel finale facendo quelle acquisizioni che probabilmente non era riuscita a effettuare in precedenza. Si vada, però, con ordine. In panchina, la scelta è ricaduta su Juric che, come si è già avuto modo di sostenere, non convince in toto. Come idee è piuttosto vicino al predecessore, Gasperini, ma le sue avventure recenti non sono state molto fortunate. Ha bisogno di “ricostruirsi” e farlo in una squadra che viene da stagioni al top non è semplice. Dalla porta alla mediana non si è modificato praticamente nulla. E’ partito Ruggieri, ma è arrivato Zalewski e, forse, ci si guadagna. L’attacco, invece, è cambiato parecchio. Retegui, capocannoniere della scorsa serie A, è partito per gli esotici lidi arabi, ma è arrivato Krstovic e soprattutto è rientrato Scamacca. Anche qui, la Dea potrebbe aver pescato il jolly. Lookman non è partito ed è stato inserito in lista Champions quindi potrebbe rientrare in gruppo.

INTER 5

Questa volta Marotta sembra aver toppato e l’insufficienza dell’Inter pare piuttosto grave. In primis, la dirigenza nerazzurra potrebbe essersi fatta trovare impreparata sulla questione allenatore. Dopo l’addio di Inzaghi, che forse non si attendeva, Ausilio e soci potrebbero aver cercato Fabregas che, però, avrebbe risposto picche. Si è virato su Chivu che aveva soltanto 13 panchine in serie A con il Parma. Il ciclo doveva essere modificato in toto. In realtà, sono arrivate soprattutto seconde linee. Akanji è giunto sotto la Madonnina l’ultimo giorno, ma gli ha fatto largo Pavard. Sono rimasti i più “anziani” Acerbi e De Vrji. In mediana Sucic pare essere titolare, ma Calha e MKhitaryan sono ancora lì a scalpitare. Davanti, avrebbe dovuto esserci Lookman e invece si è deciso di tenere Pio Esposito che fa compagnia a Thuram, Lautaro e Bonny.

LAZIO SV

L’impossibilità di fare calciomercato ha bloccato la Lazio. E’ tornato mister Sarri che, in una simile situazione, è una garanzia per l’esperienza e la conoscenza dell’ambiente. I tecnici moderni sono sempre molto esigenti relativamente alle richieste e non è una direzione positiva che sta assumendo il calcio. Fortunatamente, esistono ancora mister meno pretenziosi.

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