Archiviata la sosta per le nazionali, la serie A è ripresa e per alcune delle nostre “9 sorelle” si sta vivendo un periodo super intensivo con tante gare tra campionato e coppe sino ad arrivare al prossimo stop programmato per metà novembre. Escluse Milan e Lazio, che non partecipano alle competizioni internazionali e in questi giorni giocano soltanto 5 partite, per le altre vi saranno ben 7 impegni. Sono quasi due a settimana. E’ un tour de force che ormai inizierà a fornire risposte importanti anche in ottica punti in Champions, EL e Conference. Ma come arrivano al detto periodo tali compagini?
FIORENTINA 3 PUNTI IN 7 GIORNATE
La Fiorentina ha racimolato soltanto la miseria di 3 punti in 7 partite. La viola si trova in zona retrocessione. In Conference va meglio con il passaggio alla fase a girone unico e il successo nelle prime due giornate. Si parla, però, di Polyssia, Sigma Olomuc e Rapid Vienna. Non sono proprio avversarie di prima fascia. Pradè ha rassicurato Pioli. Il mister rischia già di essere sulla graticola e, in effetti, dal suo ritorno sulla panchina dei toscani, ci si sarebbe attesi ben altri risultati. E’ meglio, tuttavia, dargli ancora occasione di riuscire a trovare il bandolo della matassa e riportare la squadra dove merita perché si parla di un tecnico che non è esattamente da big, ma ha esperienza ed è risultato capace di gestire situazioni molto complicate. Il suo legame con Firenze, poi, è molto particolare e forse necessita di tempo per ritrovare il corretto equilibrio.
Prospettive: siamo soltanto all’inizio quindi nulla è perduto. Magari chi sperava di poter lottare per un posto in Champions non era proprio dalla parte della ragione, ma sicuramente l’ambizione europea è salvabile così come la possibilità di fare un ottimo percorso in Coppa Italia e in Coference.
LAZIO 8 PUNTI
La Lazio è partita molto male. L’impossibilità di effettuare il calciomercato e i primi “mal di pancia” di Sarri che, forse, si aspettava una situazione diversa non avevano aiutato. Tuttavia, come dopo le grandi tempeste, potrebbe essere giunta la quiete. Per la penuria di centrocampisti, i biancocelesti hanno reinserito Basic all’interno della lista per la serie A. Al rientro dalla sosta per la nazionali è arrivato un ottimo pareggio sul campo dell’Atalanta. Adesso è necessario dare continuità perché un risultato positivo è troppo poco per cantare vittoria. La gara contro la Juve di domenica potrebbe fornire già risposte importanti.
Prospettive: considerato che non ci sono le coppe, l‘ambizione europea può essere perseguita anche con una rosa così corta.
ATALANTA 11 PUNTI
Quella dell’Atalanta è la peggior partenza dal pre Gasperini. L’addio del Demiurgo è troppo complesso da gestire e forse da Juric ci si sarebbe atteso anche meno di quanto sta facendo. Tra la descritta situazione e i tanti infortuni, sta gestendo la nave in burrasca. La Dea è la sola squadra italiana a non avere mai perso in serie A. Ha 11 punti in classifica e sono pochi perché la media è di 1,5 lunghezze a gara e il calendario non è stato proprio impossibile. In Champions va un pochino meglio con 4 punti in 3 partite giocate contro avversari forti come Psg, Brugges e Slavia Praga.
Prospettive: la squadra è in crescita. Lottare per un posto in Champions non è un’utopia, ma raggiungerlo sembra parecchio difficile. In Coppa, invece, visto il calendario, i playoff sono raggiungibili.
JUVENTUS 12 PUNTI
La Juventus è una della squadre più enigmatiche di questo momento. La verità, però, sembra essere più chiara di quanto si possa pensare. Tra la Vecchia Signora e la Ferrari esiste un comune denominatore ed è la proprietà. Questa pare più interessata al lato economico che al risultato sportivo. Così, da quel punto di vista, si resta nella mediocrità rispetto a quelle che potrebbero essere le legittime aspettative dei tifosi. Diventa quindi piuttosto complesso concentrarsi sul campo. La squadra è un mix di gioventù interessante con uomini che sono arrivati in un momento in cui “la juventinità” non pare essere al centro del progetto. Ecco spiegate le grandi prestazioni contro avversarie come Inter o Real e le cadute come quella di Como e la conseguente discontinuità. C’è da ammettere che il calendario non ha agevolato.
Prospettive: il quarto posto in serie A è un obiettivo sicuramente raggiungibile, ma non così scontato. La possibilità di entrare nei playoff di Champions è alla portata ancor più di quanto si possa pensare. Da lì si potrebbe aprire un mondo perché la sfida di ieri contro i Galacticos ha dimostrato che la chance di competere con i grandi c’è. Cosa si vuole fare?
BOLOGNA 13 PUNTI
Il Bologna di Italiano sta stupendo solo chi non conosce la storia recente dei felsinei e del loro tecnico. Dopo il successo in Coppa Italia, era chiaro che questa squadra provasse a fare qualcosa di diverso in campionato, magari lottando per quel posto in Champions ottenuto due stagioni fa sotto la guida di Motta. Il doppio impegno è sicuramente complesso e i risultati di Europa League sono proprio lì a specificarlo.
Prospettive: lottare per la Champions è possibile, ma entrare nel lotto delle prime quattro, vista la concorrenza, pare difficile. Si può pensare di fare una discreta EL, ma le energie per tutto non ci sono. Potrebbe essere una stagione con un buon campionato, ma che non raggiunge l’apoteosi vissuta con Thiago.
ROMA 15 PUNTI.
La Roma di Gasperini è partita a scheggia. Il tecnico è riuscito nell’impresa di dare un’identità alla squadra in poco tempo e conservare pure un’anima già riprodotta dal predecessore, Ranieri. L’ultima sconfitta interna di serie A contro l’Inter non fa bene, ma non cancella il passato. Se mai ridimensione certi pensieri troppo elevati che avrebbero potuto sorgere nella testa di qualcuno. L’avvio di EL è stato, invece, è stato negativo, ma sulla sconfitta del secondo turno pesano come un macigno i tre rigori sbagliati.
Prospettive: lo scudetto resta chiaramente un’utopia, ma la Roma può giocarsi, ancora più che in passato, la chance di entrare nella Champions della prossima stagione. La lotta con Juventus, Milan, Napoli e Inter non sarà scontata. Gasp ha già vinto un’EL e può dire la sua. Da alcuni i giallorossi sono considerati i favoriti. Mi sembra eccessivo, ma…
NAPOLI 15 PUNTI
Come la Juventus, anche il Napoli vive un momento di burrasca dove l’apparenza può offuscare. Anche qui, capire cosa accade forse è più semplice del previsto. Per vincere ancora anche in Italia serve un’impresa. La storia forse non si ripeterà, ma ha un valore per comprendere il futuro. I partenopei non sono mai riusciti a conquistare due scudetti consecutivi. Conte lo sapeva e anche la società. Non è un caso, se il calciomercato estivo è stato faraonico. Oltre a chiare necessità numeriche per il triplo impegno, era necessario rinforzare un gruppo chiamato a un qualcosa di mai visto. L’inizio è stato balbettante in ogni competizione.
Prospettive: Conte è l’uomo giusto per riallacciare i fili e il Napoli può competere per lo scudetto anche perché la rosa è micidiale. Un centrocampo composto da Anguissa, De Bruyne, Lobootka e McTominay è un’esclusiva in serie A. In Europa, invece, il cammino potrebbe essere più complicato del previsto e il cv del tecnico pugliese è lì a confermare la tesi.
INTER 15 PUNTI
Dopo un pessimo avvio con 3 punti in 3 partite, l‘Inter si è ritrovata e occorre dare a Chivu gran parte del merito. E’ riuscito a rinfrescare e rinvigorire una rosa che sembrava ormai spenta. Un ciclo alla fine pare aver avuto una nuova giovinezza anche grazie a un’idea tattica diversa più alta e verticale rispetto al passato. Il rumeno, però, ha lavorato soprattutto sulla testa dei calciatori che apparivano ormai spenti. Non sono da sottovalutare nemmeno gli innesti offensivi di Pio Esposito e Bonny. Stando dando una bella mano e rinvigorendo. Anche in mediana c’è molta più alternanza rispetto al passato e Akanji sta aiutando tanto dietro.
Prospettive: con queste premesse, la Beneamata può naturalmente giocarsela, soprattutto con il Napoli, per lo scudetto, ma non è escluso neppure un ottimo cammino in Champions e l’avvio di stagione lo sta dimostrando.
MILAN 16 punti
Il Milan sta volando. E’ in cima alla classifica di serie A con 16 punti. Il vantaggio dei rossoneri non è tanto la sola partita a settimana, che agevola, ma ha anche degli svantaggi, quanto piuttosto l’aver finalmente trovato una quadra. Tare è un ottimo ds in grado di coordinare la parte sportiva. Allegri è un eccellente allenatore esperto capace di guidare il gruppo e Modric è la longa mano in campo. La piramide porta risultato.
Prospettiva: per rosa e valori diventa complicato pensare al Milan campione d’Italia, ma sicuramente può raggiungere un posto in Champions e pure disputare una grande Coppa Italia.

