
La Juventus vince tra i rimpianti. Se avesse giocato sempre con questa intensità. Se avesse avuto sempre tanta fame. Se fosse stata sempre così concentrata… Lo Scudetto sarebbe stato alla portata. Non è finita qui. Se ci fosse stato Dybala. Mamma mia. E’ andata così. Oggi i bianconeri vincono e si avvicinano decisamente alla zona Champions. E’ una gran partita. Il ritmo è molto elevato. La qualità tecnica è devastante. Pirlo stupisce confermando il 4-4-2, ma con scelte corrette. Fuori un confuso Kulusevski. Cuadrado è ala con Danilo alle spalle. Funziona perfettamente. Rabiot e Bentancur sono in mezzo al campo e giocano bene. Chiesa devastante. Anche Gattuso regala una sorpresa. Mertens è la punta. Osimhen in panca. E’ qui, forse, è l’errore perchè l’ingresso del nigeriano cambia il volto agli azzurri. Il giorno dei rimpianti. L’Inter batte 2-1 il Sassuolo con il catenaccio e scuce praticamente il titolo dalla maglie juventine.
Pirlo sceglie il 4-4-2, ma con parecchi cambiamenti. In porta gioca Buffon. Danilo torna nella posizione di terzino destro. Cuadrado è ala al posto di Kulusevski. Davanti ci sono Ronaldo e Morata. Dybala è in panchina con Arthur e Mckennie. Gattuso replica con il 4-2-3-1. Mertens è l’unica punta. I bianconeri partono molto forte e al 2′ Ronaldo si mangia un gol pazzesco. I partenopei non tardano a battere un colpo. Zielinski si divora il vantaggio. Dieci minuti dopo, la Vecchia Signora trova il giusto centro. Chiesa è un’ira di Dio. E’ devastante. Salta 2 avversari creando il panico per servire un cioccolatino che, questa volta, CR7 scarta. Uno a zero. La partita è favolosa e i sabaudi giocano meglio. Cattivi, contrati, sugli scudi, veloci. Danilo e Cuadrado compongono un ottimo asse. Il numero 22 viene steso in area da Lozano. Per Mariani non è rigore. Scelta errata. Nel finale, pure gli azzurri reclamano un penalty su Zielinski. Sembra netto. Gravi errori del direttore di gara.
Nella ripresa, il Napoli ci prova con intensità e qualità. Gattuso prova a inserire Oshimen e Politano. Buffon salva il risultato in più occasioni e anche questo è un fattore. Sczcesny non fornisce una simile sicurezza. E’ così. Nonostante la differenza d’età. Pirlo decide di inserire Dybala per un opaco Morata. Quanto è mancato questo giocatore. La Joya ci impiega poco. Al 73′ illumina lo Stadium con una perla favolosa. Il suo mancino a giro si addormenta fil di palo e alle spalle di Meret. Poi, è controllo. Nel finale, però, Chiellini colpisce Oshimen. Questa volta è rigore. Insigne va dal dischetto. Due a uno. Inizia il recupero, ma la Juve si difende bene.