Che caos questo covid! Quando pensi di poter aver intrapreso finalmente la strada per uscire dall’emergenza sorge sempre un problema nuovo rappresentato dalle varianti. Questa volta è il turno della Delta. Così diventa complesso riuscire a emergere dal buco, ma i vaccini sono la strada. Quello che era impossibile raggiungere tramite un semplice lockdown sarà recuperato con la soluzione chimica. Occorre solo avere pazienza.
Intanto, però, la serie A si pone molte domande. Prima di tutto, quelle relative al protocollo. La Figc ha recentemente approvato un documento che sostituisce e aggiorna quello passato e che vale per tutti i professionisti. In tale atto si specifica che tiene conto della migliorata situazione epidemiologica e potrebbe essere rivisto se le condizioni peggiorassero. E’ ciò che sta accadendo. Si parla, poi, di tamponi facoltativi per guariti e vaccinati. Vedremo cosa accadrà, ma sicuramente sarà trovato un compromesso. Esiste anche un problema relativo al pubblico. I Presidenti dei club di serie A vogliono partire con una discreta percentuale di pubblico con l’obiettivo di ridurre le ingenti perdite economiche dovute all’emergenza da covid, ma pure di fare da volano per i vaccini. Al fine di entrare allo stadio servirebbe, infatti, il green pass. Come è risaputo, hanno “minacciato” pure di non iniziare il torneo se non si troverà un accordo con il Governo sul tema. Anche in questo caso, si attendono sviluppi. Ma una soluzione sarà trovata perchè, al contrario, sarebbe un danno per tutti. Quando il problema è interno, si raggiunge sempre un compromesso.

Come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge la questione Superlega. Stando alla Gazzetta dello Sport che riporta quanto scritto da Politico.eu, la Corte di Giustizia Europea non avrebbe garantito la possibilità di procedura accelerata. Ci sarà, quindi, da attendere a lungo per la decisione. Per Calcio e Finanza non è chiaro, però, come tutto questo possa impattare sul procedimento disciplinare a carico dei 3 club ancora parte della società.

