
Theo Hernandez è risultato positivo al covid. Il Milan comunica che il giocatore, di rientro dagli impegni con la nazionale francese, ha effettuato un tampone a domicilio che, purtroppo, ha dato l’esito insperato. Il calciatore non aveva precedentemente contratto il virus. Non è il primo caso di contagio annuale in serie A perché, alla fine di agosto, Giroud aveva patito il problema. Il giocatore dovrebbe rientrare sabato nella sfida contro il Verona. Qualche giorno fa, invece, la medesima sorte è toccata allo juventino Rabiot.
Nel calcio, torna la paura? Se i dati si paragonano a quelli della passata stagione, che a dire anche delle Autorità pallonare, è terminata come da calendario soltanto per miracolo, i numeri non reggono il confronto. Dalla prima giornata, 22 agosto, ad oggi, i casi sono stati soltanto i 3 citati e 2 di questi hanno origine proprio in Nazionale. E’ chiaro, però, che il timore è sempre dietro l’angolo anche guardando alle ravvicinate situazioni di Rabiot e Theo facenti parte dello stesso ritiro. Rispetto alla trascorsa annata anche i protocolli hanno subito notevoli variazioni. Esempi sono relativi ai vaccini e agli obblighi di tampone. I primi sono proprio la grande speranza a cui guarda lo sport più amato d’Italia come il resto della società. Per ora, stanno portando frutti importanti.
Si apre, quindi, un dibattito sulle soste per le nazionali. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre sono 3. Significa una ogni 30 giorni. Sono troppe. Le bolle come intese nel recente passato, ormai, sono un triste ricordo, ma non si è assolutamente abbassata la guardia ed è chiaro che modificare il gruppo-squadra può comunque risultare pericoloso. Questo al di là dei viaggi transoceanici. Insomma, nel calendario autunnale e invernale, le rappresentative sono un problema da risolvere. E’ particolare, poi, come siano colpiti parecchi transalpini. Oltre i 3 detti, infatti, va segnalato il caso di Kantè.
Così la Juventus si troverà ad affrontare la Roma con tanti assenti e Theo va a rimpolpare un’infermeria milanista già molto ricca. Guai per Allegri e Pioli.