
È andata male. L’italia doveva vincere per essere quasi sicura di andare al Mondiale, invece, pareggia 1-1 a Roma contro la Svizzera. Ora serve una vittoria in Irlanda del Nord. Bisognerà trionfare anche con più gol di scarto perché la differenza reti è di due gol di vantaggio. Quella è la bilancia. Gli elvetici invece saranno in casa contro la Bulgaria.
Mancini si affida a scelte abbastanza prevedibili. Opta per un classico 4-3-3. Acerbi sostituisce Chiellini. Locatelli è al posto di Verratti e Belotti di Immobile. Yakin sceglie il 4-3-2-1. Dentro l’atalantino Freuler. La prima frazione si chiude sul pareggio. L’italia parte in maniera negativa. Vargas è un’ira di Dio e, al 10′, serve Widimer che fulmina Donnarumma con un bolide micidiale. Gli azzurri provano a reagire. Barella sbaglia una rete incredibile facendosi ipnotizzare da Sommer. Chiesa a giro. Para il portiere. Gli uomini di Mancini ormai si sono svegliati e Di Lorenzo trova il meritato pareggio su punizione.
La ripresa è l’immagine della sfortuna e la fotocopia della sfida d’andata. Mancini le prova tutte e l’Italia domina. Il baricentro svizzero è molto basso, ma gli azzurri si fermano su Sommer. Al 86′ Berardi viene spinto da dietro. In un primo momento, il direttore di gara non fischia il rigore. Poi, richiamato dal Var, lo concede. Jorginho va dal dischetto e sbaglia. Esattamente come all’andata. Stavolta calcia alto. Finisce così.