
Il covid torna a spaventare il calcio. L’ho scritto circa una settimana fa e lo ribadisco oggi. I dilemmi, per ora, sono soprattutto all’estero. In Germania, molti stadi sono chiusi al pubblico. Si gioca senza il supporto del tifo e abbiamo provato quanto il pallone risenta di questa situazione. In Inghilterra, l’allarme è ancora peggiore e i tabloid pensano persino a una possibile sospensione momentanea dei giochi. Così scrive il Daily Mail Sport. Le problematiche sono di varia natura. In primis, i contagi che stanno colpendo la Premier League. Più squadre hanno dovuto rinviare degli incontri: Tottenham e Manchester United sono tra queste. Il Leicester non è stato fermato nonostante non versi in ottime condizioni. Occorre, poi, valutare la questione sieri che si va a collegare alle nuove norme del Governo d’Oltremanica con il dubbio che i giocatori, senza passaporto vaccinale, possano scendere in campo. Non è dato sapere con certezza in quanti hanno avuto la terza dose, ma non pare siano in molti. Esiste, purtroppo, anche la situazione legata alla variante Omicron che sembra più contagiosa e ormai giunta a livelli importanti.
E in Italia? Beh… Come noto, la situazione è sicuramente più sotto controllo. Oggi un Consiglio dei Ministri dovrebbe prorogare lo stato d’emergenza. Si valuterà se sino al 31 gennaio 2022 oppure con termine a marzo. Nel secondo caso si dovrebbe eseguire un passaggio parlamentare perché il Governo può prolungare la situazione al massimo per 2 anni e Conte lo instaurò proprio nel febbraio del 2020. Il decreto attualmente in vigore consente la presenza del pubblico allo stadio solo con Super Green Pass, quindi, dato dal vaccino. Questo vale sino in zona arancione. Per quanto concerne la zona rossa, invece, si gioca, ma senza la presenza del pubblico. Una sospensione della serie A, quindi, pare scongiurata tanto che alcune società hanno attivato la campagna abbonamenti per il girone di ritorno. Le notizie che giungono da Oltremanica, però, non rassicurano perché è chiaro che un blocco inglese avrebbe ripercussioni su tutto il pallone europeo.