
È una serie A fantastica e super aperta. Tutto può ancora succedere perché, a differenza degli ultimi dieci anni, non esiste una schiacciasassi che demolisce il torneo. Successe con la Juventus e, nella passata stagione, fu l’Inter di Conte. In questa non è così e, se i bianconeri avessero ottenuto punti nella sfida con i nerazzurri, probabilmente sarebbero in corsa pure loro. Mai dire mai proprio perché il pareggio del Bologna a San Siro contro il Milan lascia aperti tutti i giochi, ma è chiaro che per gli uomini di Allegri servirebbe il miracolo.
Intanto viene da domandarsi il motivo per cui una grande non riesce a scappare. Sinceramente noto un livellamento verso il basso. Per esemplificare, la Vecchia Signora, negli ultimi anni, ha perso tutto il vantaggio che aveva accumulato indebolendosi. È logico che la principale rivale, la Beneamata, è cresciuta, ma è maggiore il saldo negativo dei piemontesi rispetto a quello positivo dei lombardi. Lo stesso è accaduto, al contrario, nell’ultima stagione. Non è un caso, infatti, che il divario tra l’Inter e Juve non sia nitido come quello di un anno fa.
In questo duello al ribasso stanno uscendo vincitrici Milan e Napoli. Come si dice? “Tra i due litiganti, il terzo gode“. In realtà ci si trova di fronte a squadre fragili. Lo dimostra il loro cammino europeo con i rossoneri che, nei gironi di Champions, non hanno nemmeno centrato il terzo posto valido per l’Europa League. Erano inseriti in un gruppo di ferro, ma il cammino è stato davvero parecchio deludente. Lo stesso si può dire per i partenopei esclusi malamente e prematuramente dall’EL.
La speranza, davvero, è che il nostro calcio possa crescere. Sono convinto che sia così e la vittoria all’Europeo lo dimostra. Detto questo, la successiva mancata qualificazione al Mondiale ha riportato tutti sulla terra denotando che tanto è ancora da fare. Non è un caso, forse, che pilastri italiani come Jorginho e Verratti non giochino in serie A.